Il bonus facciata è lo sconto fiscale che incentiva il rinnovamento estetico degli edifici delle città italiane e consente di recuperare il 60% dei costi sostenuti nell’arco dell’anno 2022 per migliorare l'esterno della casa.
Il bonus facciata è una detrazione dall’imposta lorda (Irpef o Ires) che viene concessa in occasione di interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna del tuo edificio, non solo per interventi di risparmio energetico ma anche per lavori di manutenzione come pulitura o tinteggiatura.
Per capire meglio, nello specifico, il bonus facciata come funziona, devi sapere che:
Possono usufruire del bonus facciata 2022 inquilini e proprietari, residenti e non residenti nel territorio dello Stato, persone fisiche e imprese, purché realizzino interventi di recupero o restauro esclusivamente della facciata esterna degli edifici.
Sono “ammessi” al bonus facciata sia le persone fisiche (compresi gli esercenti arti e professioni), che gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, ma anche le società semplici, le associazioni tra professionisti e tutti i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali).
Non possono usufruire del bonus facciata, invece, i cittadini che possiedono esclusivamente redditi assoggettati a tassazione separata o a imposta sostitutiva.
Condizione ulteriore per usufruire del bonus facciata è che gli immobili si trovino nelle zone A e B (indicate nel decreto ministeriale n.1444/1968) o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali.
Il bonus facciate permette di detrarre le spese relative a interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna di edifici esistenti, parti di essi, o su unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, compresi quelli strumentali all’attività d’impresa, arte o professione.
Non è prevista, invece, alcuna detrazione per gli interventi effettuati durante la fase di costruzione dell’immobile o realizzati mediante demolizione e ricostruzione, compresi quelli con la stessa volumetria dell’edificio preesistente, inquadrabili nella categoria della “ristrutturazione edilizia” (articolo 3, comma, 1, lett. d del Dpr n. 380/2001).
Non hanno diritto al bonus coloro che sono in possesso esclusivamente di redditi derivanti dall’esercizio di attività d’impresa o di arti o professioni che aderiscono al regime forfettario, in quanto il loro reddito è assoggettato a imposta sostitutiva.
Solo nel caso in cui tali soggetti fossero in possesso anche di redditi che concorrono alla formazione del reddito complessivo, allora rientrerebbero in gioco per il bonus facciata 2022.
Rispetto al bonus facciate 2021, che prevedeva la possibilità di detrarre il 90% delle spese, la percentuale di costi da portare in detrazione è nettamente diminuita, tuttavia è ancora conveniente usufruirne, per migliorare l'estetica e l'efficienza di un immobile.
Va però specificato che uno dei requisiti fondamentali per ottenere il bonus facciata è la certificazione di tutte le procedure e i prodotti.
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Ndr: questo articolo è stato scritto originariamente nel 2020 e aggiornato alle normative attuali