Cos'hanno di speciale le pitture con nanoparticelle? Grazie a piccolissime componenti, dell'ordine di pochi nanometri, sono in grado di assicurare rivestimenti murali efficienti sia dal punto di vista dell'isolamento termico che della durabilità.
INDICE DEI CONTENUTI:
- Com'è fatta una pittura con nanoparticelle
- Nanotecnologie per l'edilizia: perché sceglierle?
- A ogni esigenza, la sua pittura (nanotecnologica)
Com'è fatta una pittura con nanoparticelle
Le nanoparticelle sono particelle estremamente piccole, con dimensioni che vanno dai 1 ai 100 nanometri. Questa dimensione ridotta conferisce loro proprietà uniche rispetto ai materiali tradizionali.
A livello microscopico, possono interagire con la luce, il calore e altre forme di energia in modi completamente nuovi. Ad esempio, possono riflettere o assorbire la luce in modo più efficiente, migliorando così l'efficacia dei rivestimenti protettivi e isolanti.
Proprio grazie alla loro dimensione ridotta, le nanoparticelle aumentano notevolmente la loro superficie specifica, e ciò le rende più reattive migliorandone la capacità di legarsi ad altri materiali. Questo porta a una serie di vantaggi pratici, tra cui una maggiore adesione alle superfici, una resistenza migliorata agli agenti atmosferici e una durata prolungata del rivestimento.
Le pitture con nanoparticelle sono composte da diversi materiali, in formato nano e micro, che permettono di ottenere risultati specifici. Tra questi troviamo:
- Ossidi metallici: come il biossido di titanio (TiO2) e l'ossido di zinco (ZnO), noti per le loro proprietà riflettenti e autopulenti.
- Microsfere cave di ceramica: che riducono la conduzione del calore riflettendo le radiazioni termiche e creando, allo stesso tempo, una barriera contro l’umidità.
- Nanoparticelle d'argento: apprezzate per le loro proprietà antibatteriche e antimicrobiche, particolarmente utili in ambienti sanitari.
Nanotecnologie per l'edilizia: perché sceglierle?
Potremmo quindi riassumere i benefici derivanti dal loro utilizzo in 3 punti:
- Durabilità aumentata: Le pitture con nanoparticelle offrono una maggiore resistenza agli agenti atmosferici, agli urti e all'usura, prolungando la vita delle superfici trattate.
- Proprietà termiche migliorate: Grazie alla loro capacità di riflettere i raggi solari, queste pitture contribuiscono a migliorare l'isolamento termico degli edifici, riducendo i costi energetici.
- Effetto idrorepellente: Le superfici trattate con nanoparticelle diventano idrorepellenti, respingendo acqua e sporco e riducendo così la necessità di manutenzione.
A ogni esigenza, la sua pittura (nanotecnologica)
Per scegliere la pittura con nanoparticelle più adatta, è fondamentale valutare la tipologia di superficie da trattare (facciate esterne, interni, superfici esposte a condizioni ambientali difficili), il materiale di cui è composta (pietra, intonaco, cemento, marmo...) e la specifica necessità che si vuole risolvere.
In base ai componenti nano e micro di cui sono composte, queste pitture possono essere utilizzate per:
- Finiture termoriflettenti per interni: Gli ingredienti termo-riflettenti di dimensioni micro e nano permettono di uniformare le temperature di superficie, riducendo la possibilità di concentrazioni di aree fredde e, soprattutto, mantenendo asciutte le pareti.
- Rivestimenti termoceramici per superfici murarie esterne: impermeabili ma al tempo stesso traspiranti, queste pitture diventano un eccellente regolatore termico delle superfici. Sono inoltre in grado di colmare microlesioni anche in condizioni di temperature molto basse (-20°C) e/o grandi escursioni termiche senza rischio di sfaldamenti. Scopri di più sulle pitture nanotecnologiche termoriflettenti.
- Rivestimenti elastomerici termoriflettenti per guaine bituminose, tetti calpestabili e terrazze: per offrire una protezione ottimale dalle azioni del caldo e dei raggi solari, inibendo il passaggio del calore (raggi infrarossi).
- Trattamenti antibatterici e antimicotici autopulenti, per interni ed esterni: conosciute anche come vernici fotocatalitiche, queste pitture con nanoparticelle si attivano grazie all’azione dei raggi UV e producono agenti ossidanti di breve durata (ossigeno e radicali ossidrili) in grado di attaccare e disgregare le sostanze organiche e inorganiche che si depositano sulla superficie, trasformandole in composti inorganici non pericolosi (sali minerali).
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