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28 dicembre 2023 - Umidità e muffe, Nanotecnologie per l'edilizia, Ristrutturazione edifici

Nanotecnologie idrorepellenti come funzionano e quali sono i dati sullefficacia

Le pitture nanotecnologiche rappresentano un'innovazione rivoluzionaria che ha trasformato il modo di proteggere e mantenere le facciate degli edifici. Durabilità, efficacia e sostenibilità sono le parole chiave che contraddistinguono questi prodotti, in particolare quando parliamo di nanotecnologie idrorepellenti, capaci di creare un effetto di idrorepellenza che si traduce in una protezione superiore delle superfici trattate, rendendole meno soggette a danni causati da umidità, formazione di muffe e accumulo di sporco.

In questo articolo esploreremo il funzionamento di queste nanotecnologie, analizzando le loro proprietà, i metodi di applicazione e i risultati ottenuti, per offrire una visione completa dell'efficacia e dei benefici che queste innovazioni portano al settore edilizio.

INDICE DEI CONTENUTI:

 

Principi di base delle nanotecnologie idrorepellenti

Le moderne pitture nanotecnologiche conferiscono alle superfici trattate elevate proprietà di repellenza all'acqua. Non si tratta di semplice idrofobia, cioè della proprietà naturale di alcune superfici di respingere l'acqua, riducendo il bagnamento, ma di vera e propria idrorepellenza.

Le nanotecnologie idrorepellenti creano una microstruttura sulla superficie che aumenta l'angolo di contatto tra l'acqua e la superficie. Un angolo di contatto elevato significa che le gocce d'acqua tendono a rimanere sferiche e rotolano via facilmente, piuttosto che spargersi. Questo fenomeno riduce significativamente la superficie di contatto tra l'acqua e il materiale, impedendo al liquido di penetrare e causare danni.

La creazione di queste microstrutture a livello nanometrico è ottenuta attraverso processi avanzati di nanotecnologia che alterano la composizione superficiale dei materiali.

 

Le pitture idrorepellenti funzionano davvero? I dati.

L'efficacia delle nanotecnologie idrorepellenti è misurata attraverso l'angolo di contatto. Un angolo maggiore indica una maggiore idrorepellenza.

Questi angoli sono tipicamente misurati in laboratorio utilizzando tecniche avanzate, fornendo una valutazione quantitativa dell'efficacia di un rivestimento. In termini pratici, un alto angolo di contatto si traduce in superfici che respingono efficacemente l'acqua, proteggendole da umidità, alghe, muffe e altri problemi correlati all'acqua.

Abbiamo sottoposto alla prova di bagnabilità l’idrorepellente nanotecnologico a base acqua NS67 WR Nanosilv.

Il trattamento è stato effettuato mediante l'applicazione manuale di due strati consecutivi, senza asciugatura intermedia, su un lato di un campione composto da malta idraulica. 

La misurazione dell'angolo di contatto ha permesso di stabilire il grado di bagnabilità dei campioni quando esposti all'acqua, impiegata come fluido di test.

(Per effettuare la misurazione è stata utilizzata acqua distillata e un dispositivo portatile di misurazione dell'angolo di contatto, il Pocket Goniometer TQC).

Questi risultati offrono un punto di riferimento solido per valutare e monitorare vari parametri, inclusa la bagnabilità. Il goniometro svolge la misurazione in modo automatico, senza necessità di preparazione preliminare del campione: una goccia di 4 µl è rilasciata dalla pompa interna sulla superficie in esame, e una telecamera interna registra la caduta della goccia, presentando i risultati come angolo di contatto statico o come dati dinamici di bagnabilità e penetrazione (secondo gli standard TAPPI T458, ASTM D724, ASTM D5946).

Sette giorni dopo l'applicazione, i test hanno dimostrato che l'idrorepellente nanotecnologico a base d'acqua NS67 WR Nanosilv conferisce alle superfici trattate una qualità idrofobica, evidenziata da un angolo di contatto statico medio di 90°. Questo comportamento idrofobico permane anche dopo un invecchiamento accelerato di 48 ore per dilavamento, con angolo di contatto statico che si mantiene a 90°, dimostrando così l'efficacia e la durabilità dell'idrorepellente.

Quali conseguenze possiamo dedurre dal test?

I materiali edili tradizionali, tipicamente porosi e capillari, assorbono umidità quando entrano in contatto con l'acqua, portando a danni visibili di natura fisica, chimica e biologica che compromettono sia l'estetica che la funzionalità delle strutture. Applicando invece NS67 WR, le superfici esposte agli agenti atmosferici acquisiscono proprietà idrorepellenti, preservando nel tempo sia l'aspetto estetico sia le caratteristiche funzionali dell'edificio.

Per approfondire, leggi anche questo articolo sulle vernici idrorepellenti.

 

Benefici pratici delle nanotecnologie idrorepellenti

L'utilizzo delle nanotecnologie idrorepellenti, come evidenziato dall'efficacia del NS67 WR Nanosilv, offre vantaggi significativi nel campo dell'edilizia che vanno oltre la mera resistenza all'acqua, estendendosi a una protezione complessiva della struttura e migliorandone la sua durata nel tempo.

Uno dei principali vantaggi è la notevole riduzione dell'assorbimento di umidità. Materiali come malta, cemento o mattoni, che naturalmente tendono ad assorbire l'acqua, possono diventare significativamente più resistenti all'umidità. Ciò previene la formazione di muffe e alghe, che sono comuni in superfici esposte a condizioni di umidità prolungata. Inoltre, la ridotta adesione dello sporco aiuta a mantenere l'aspetto estetico delle superfici trattate, riducendo la necessità di pulizia e manutenzione frequenti.

Un altro aspetto fondamentale è la protezione dai danni causati dal gelo, soprattutto in ambienti con temperature estremamente variabili. L'acqua assorbita nelle fessure o nei pori dei materiali può congelare ed espandersi, causando crepe o danni strutturali. La nanotecnologia idrorepellente minimizza questo rischio, garantendo una maggiore integrità strutturale degli edifici.

 

Le nanotecnologie idrorepellenti rappresentano quindi più di una semplice barriera contro l'acqua: sono una vera e propria innovazione tecnologica che modifica la natura stessa delle superfici, offrendo una protezione avanzata e duratura, riducendo la necessità di manutenzione frequente e migliorando l'estetica generale degli edifici. 

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prodotti nanotecnologici per riqualificazione ed efficienza degli edifici

Stefano Silvestrin

Scritto da Stefano Silvestrin

Da oltre 10 anni mi occupo della distribuzione di materiali nanotecnologici per l’edilizia, seguo processi industriali applicativi, nel mondo della ceramica e dei pannelli fotovoltaici, individuando le reali possibilità applicative delle nanotecnologie per dare risposte concrete per l’efficientamento energetico degli edifici. Materiali a basso spessore e nanotecnologici per la protezione delle superfici sono la mia specialità.