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12 maggio 2022 - Pitture termoriflettenti

Vernici-termoisolanti

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Rilancio (DL 19 maggio 2020, n. 34) sono ufficialmente partiti i lavori per il Superbonus 110% ed è iniziata una vera e propria corsa all'isolamento termico degli edifici. Oltre al tradizionale cappotto, si sente sempre più spesso parlare di SOLUZIONI termoisolanti a basso spessore che, in pochi millimetri, mediamente 25mm, assicurano bassa conduttività e resistenza termica elevata, migliorando quindi sensibilmente l'efficienza energetica degli immobili. Ma come assicurarsi che questeTECNOLOGIE siano asseverabili per i progetti energetici del Superbonus 110%? Te lo spiego subito.

Isolamento termico e Bonus 110%

Uno degli interventi trainanti previsti dal Superbonus 110% riguarda l'isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio. Come già stabilito dall'Ecobonus, per poter accedere all'incentivo l’intervento deve avere un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo, e deve garantire un isolamento ottimale, con conseguente miglioramento dell'efficienza energetica.

Tuttavia, i materiali che vantano caratteristiche di isolamento termico, siano essi pannelli o MANUFATTI KIT, devono rispettare i criteri ambientali minimi e i requisiti stabiliti per legge, per poter essere utilizzati.

Nello specifico parliamo di trasmittanza e conduttività termica (o resistenza termica R associata a uno spessore): parametri fondamentali per il calcolo energetico realizzato dai tecnici che redigono le relazioni ex-legge 10, gli attestati di prestazione energetica ante e post operam e le asseverazioni finali per accedere alle detrazioni fiscali.

La scelta dei materiali isolanti è quindi fondamentale non solo al fine del raggiungimento finale di efficacia dell'intervento (il famoso "salto" di 2 classi energetiche), ma anche per il corretto accesso al beneficio. 

Professionisti e tecnici incaricati di redigere un progetto di riqualificazione energetica con il Bonus 110 devono quindi conoscere le regole e le norme di riferimento, per accertarsi di scegliere i prodotti giusti ed evitare sanzioni, errori o - peggio - la perdita degli incentivi.

KIT termoisolanti: quali sono i requisiti da rispettare?

Il Decreto 11/03/2008 coordinato con il decreto 26/01/2010 riguardante gli elementi edilizi opachi pongono dei limiti sui valori di trasmittanza in funzione delle zone climatiche.

La trasmittanza termica (U) - secondo quanto stabilito dalla norma UNI EN ISO 6946 - si calcola con la formula:

U=1/Rtot

A sua volta la resistenza termica viene calcolata per ogni singolo strato omogeneo in base allo spessore (d) e alla conduttività di progetto (λ), secondo la relazione:

R=d/λ

Va poi sottolineato che, per poter essere utilizzata nei calcoli delle caratteristiche termiche di un edificio, la conduttività di un materiale deve essere valutata con riferimento anche alla UNI EN ISO 10456 o in base alla marcatura CE, laddove obbligatoria.

Nel caso di isolamento TERMO riflettente, e quindi di SOLUZIONI CHE AGISCONO  IN MANIERA IBRIDA , SIA RIFLETTENDO CHE RALLENTANDO IL FLUSSO DI ENERGIA CHE LO ATTRAVERSA, IN QUESTO CASO LE PRESTAZIONI ENERGETITE POSSONO ESSERE DETERMITATE CON LA ISO 10456 SE LA FUNZIONE E' COIBENTANTE E SI VUOLE DETERMINARE UN LAMBDA OPPURE FARE UNA CERTIFICAZIONE EUROPEA ETA, QUALORA NON VI SIA LA POSSIBILITA DI USARE LE NORME  PER I MATERIALI COIBENTANTI,  ESISTE ANCORA LA POSSIBILITA' DI USARE IL DL 2APRILE 1998 IL QUALE PERMETTE DI IMMETTERE NEL MERCATO, UN MATERIALE O MANUFATTO, CERTIFICANDOLO DA LABORATORIO ESTERNO, UTILIZZANDO UNA NORMA EUROPEA, CHE NE DETERMINI LA PRESTAZIONE,  I I SISTEMI termoisolanti che non bloccano le radiazioni solari ma le riflettono, la valutazione della prestazione deve essere eseguita tenendo conto del sistema e quindi della resistenza termica in accordo con la UNI EN 16012.

Se stai valutando la possibilità di inserire nel tuo progetto energetico un micro-rivestimento nanotecnologico, ecco quello che devi controllare nella scheda tecnica:

  • Valore di resistenza termica del muro esistente R
  • calcolo di quanti mm servono per raggiungere R area climatica
  • lettera di calcolo
  • relazione tecnica

 

Un altro aspetto importante riguarda le certificazioni

Le vernici termoisolanti devono rispettare le principali norme (CE, UNI EN 1934:2000 e ISO 9869-1) e i valori di resistenza termica indicati devono essere frutto di prove indirette effettuate presso laboratori accreditati.

Quando utilizzare le vernici termoriflettenti in una riqualificazione energetica

Fatti i dovuti calcoli e accertato il rispetto dei requisiti minimi richiesti, prima di scegliere il sistema di isolamento termico da utilizzare il progettista deve tener conto di:

  • il contesto climatico in cui l'edificio è collocato
  • la tipologia di intervento (ristrutturazione o nuova costruzione)
  • la destinazione d'uso
  • i vincoli normativi e amministrativi

In alcuni casi, per migliorare le performance energetiche di un edificio non si utilizza un solo prodotto, ma un manufatto nanotecnologico che segue uno specifico ciclo applicativo. Ciò significa che è l'insieme dei prodotti utilizzati (fondi, rasanti e intonachi) a garantire l'isolamento e ad assicurare un incremento della resistenza al calore sulle pareti in cui vengono applicati. Ecco perché è bene assicurarsi che l'intero ciclo composito sia certificato e accompagnato da una relazione tecnica applicativa che guidi il professionista nel corretto utilizzo dei materiali.

Questa soluzione è la più adatta per le abitazioni site in un centro storico, dove sono presenti particolari vincoli architettonici o ambientali che impediscono interventi di spessore.

Contattaci per una consulenza personalizzata: sapremo darti utili indicazioni sui manufatti e le vernici termoisolanti più adatte per il tuo progetto.

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Stefano Silvestrin

Scritto da Stefano Silvestrin

Da oltre 10 anni mi occupo della distribuzione di materiali nanotecnologici per l’edilizia, seguo processi industriali applicativi, nel mondo della ceramica e dei pannelli fotovoltaici, individuando le reali possibilità applicative delle nanotecnologie per dare risposte concrete per l’efficientamento energetico degli edifici. Materiali a basso spessore e nanotecnologici per la protezione delle superfici sono la mia specialità.