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18 giugno 2020 - Bonus Facciata

Rifacimento-facciata-e-isolamento

Il rifacimento facciata è un intervento che ti permette di rinfrescare o modernizzare l’esterno della tua abitazione rendendola più bella. È un lavoro indipendente dalla riqualificazione energetica, e rappresenta anche un’ottima occasione per migliorare le performance termiche dell’edificio. Attenzione: è possibile effettuare una riqualificazione energetica anche senza realizzare un cappotto.

La ristrutturazione facciata esterna è un intervento importante, per il valore e per la complessità dell’operazione. E proprio per questo va posta attenzione ai materiali.

Sul piano estetico, la tinteggiatura andrebbe rinfrescata ogni 10-15 anni. Attraverso il rifacimento facciata, non solo ti prendi cura dell’estetica della tua abitazione, ma allo stesso tempo proteggi le pareti dall’insinuarsi dell’umidità e mantieni in salute tutto l’edificio.

Prevenire o riparare i danni, però, è solo una delle motivazioni che potrebbero spingerti a un intervento di rifacimento facciata, perché si rivela necessario anche in caso di:

  • Sistemazione dell’intonaco;
  • Messa in sicurezza dell’abitazione;
  • Isolamento termico.

 

Rifacimento facciata e isolamento: ecco il binomio vincente!

Gli interventi che rientrano nel Bonus Facciate 2022 sono quelli finalizzati al recupero/restauro della facciata esterna e cioè:

  • consolidamento e/o miglioramento delle caratteristiche termiche e degli elementi costitutivi della facciata esterna che costituiscono esclusivamente la struttura opaca verticale;
  • pulitura e tinteggiatura della superficie e/o semplice rinnovo degli elementi costitutivi di balconi, ornamenti e fregi;
  • decoro urbano con interventi mirati a grondaie, pluviali, parapetti, cornicioni e tutte le parti impiantistiche.

Attenzione, però: se i lavori interessano il rifacimento dell’intonaco per più del 10% della superficie disperdente dell’edificio, allora diviene obbligatorio effettuare un intervento che riduca la dispersione del calore.

Ecco perché il rifacimento facciata esterna può rivelarsi utile anche per l'efficientamento termico dell'edificio e, nonostante la detrazione sia stata abbassata, è ancora una delle operazioni più convenienti da fare entro la fine dell’anno.

La Legge di Bilancio 2022 ha modificato la percentuale di detrazione: non si parla più di Bonus Facciate 90 per cento, ma ora quello che puoi recuperare tramite Irpef o Ires è il 60% della spesa sostenuta nel corso del 2022 per interventi finalizzati al recupero o al restauro della facciata esterna degli edifici di specifiche zone cittadine

Un aiuto importante, che ti permette di recuperare più di metà del costo per rifare la facciata.

Rifacimento facciata anche senza cappotto

Il cappotto casa esterno è il più tradizionale degli interventi volti ad aumentare l’isolamento: è composto da adesivo, materiale isolante, fissaggi, rivestimento base, rinforzo (rete in fibra di vetro) e rivestimento finale con pittura o intonachino, applicati principalmente sulla parte esterna.

Con il cappotto, il rifacimento della facciata comporta interventi lunghi e invasivi con l’aumento dello spessore finale delle pareti e la conseguente modifica o sostituzione dei davanzali e degli infissi. Un investimento che non sempre si desidera affrontare, proprio per l’impatto dei lavori collaterali che comporta, come la dilatazione dei tempi di accantieramento.

Inoltre il cappotto esterno va a modificare l'estetica della casa, standardizzandola ai molti edifici caratterizzati dall'aspetto "cubico": cosa che non è possibile in presenza di un vincolo ambientale o architettonico.

L'aggiunta di uno strato isolante in un edificio vincolato è un intervento invasivo e delicato, che può comportare un'alterazione più o meno marcata della facciata esterna, a seconda della presenza di apparati decorativi, fregi, timpani o rilievi da salvaguardare. 

Per questi motivi, sempre più famiglie cercano soluzioni innovative diverse che non prevedono modifiche agli spessori delle pareti, all'estetica e agli aumenti delle cubature: qui gioca un ruolo da protagonista la tecnologia, attraverso l’uso di prodotti termoriflettenti.

Attraverso la nanotecnologia puoi intervenire in modo efficace sulla facciata dell'abitazione, attraverso soluzioni termoriflettenti dello spessore minimo di 5 millimetri, in grado di garantirti isolamento termico, risolvere problemi di muffe ed effettuare una complessiva riqualificazione degli intonaci, migliorando l’estetica delle case.

Il vantaggio del rivestimento a basso spessore è duplice:

  • Eviti spese ulteriori per davanzali e infissi;
  • Inizi a risparmiare sui consumi energetici.

Per il rifacimento facciata, la nanotecnologia ha sviluppato materiali con particolari strutture nano che li rendono “intelligenti”, rispondendo agli stimoli ambientali e modificando alcune proprie caratteristiche. In più, questi prodotti rientrano nel Bonus Facciata che prevede il rimborso del 60% dell’investimento!

Scopri come funziona e come puoi richiedere il Bonus facciata nella guida gratuita. Clicca qui per ricevere il pdf sulla tua e-mail.

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Stefano Silvestrin

Scritto da Stefano Silvestrin

Da oltre 10 anni mi occupo della distribuzione di materiali nanotecnologici per l’edilizia, seguo processi industriali applicativi, nel mondo della ceramica e dei pannelli fotovoltaici, individuando le reali possibilità applicative delle nanotecnologie per dare risposte concrete per l’efficientamento energetico degli edifici. Materiali a basso spessore e nanotecnologici per la protezione delle superfici sono la mia specialità.