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06 febbraio 2022 - Ristrutturazione edifici

Bonus-Ristrutturazioni-2022

Nel 2022 è ancora possibile sfruttare le detrazioni fiscali del Bonus Ristrutturazioni per recuperare il 50% della spesa sostenuta per i lavori di manutenzione e risanamento edilizio. Vediamo nel dettaglio quali interventi permettono di usufruire del Bonus.

INDICE DEI CONTENUTI:

 

Bonus Ristrutturazione prolungato fino al 2024

La legge di Bilancio 2022 (n. 234/2021) ha prorogato fino al 31 dicembre 2024 la detrazione Irpef per le ristrutturazioni edilizie.

Per la prima volta il rinnovo non è di soli 12 mesi ma di ben 3 anni: ciò conferisce maggiore stabilità ai benefici introdotti nel 2012. A partire poi dal 2025, salvo ulteriori proroghe, la percentuale di detrazione scenderà al 36% e il limite di spesa a 48.000 euro.

Ma vediamo nel dettaglio in cosa consiste e come usufruirne.

Conosciuta come Bonus Ristrutturazioni, l'agevolazione permette di detrarre il 50% delle spese sostenute entro tale data per interventi di recupero eseguiti su abitazioni e pertinenze, fino a un massimo di 96.000 euro.

Questo limite vale anche nel caso di prosecuzione, nel 2022, di lavori iniziati nel 2021: le detrazioni andranno quindi sommate e si dovrà rimanere entro il valore stabilito dalla legge.

Nel caso, invece, di interventi contestuali su parti comuni condominiali e singoli appartamenti nel medesimo edificio, il limite è autonomo nel senso che sono da considerare 96.000 euro per le parti comuni e 96.000 euro per i lavori interni alla singola unità immobiliare.

 

Bonus Ristrutturazioni come funziona

Cosa fare prima di iniziare i lavori

La detrazione è subordinata alla regolarità urbanistica dell'intervento. Secondo quanto previsto dal Dpr 380/2001 e dai singoli regolamenti edilizi comunali è necessario aprire una pratica (CIL, CILA, SCIA o permesso di costruire) che va poi inserita come riferimento nelle causali dei bonifici effettuati per pagare gli interventi.

Come pagare gli interventi

Il pagamento degli lavori, delle spese di progettazione e delle prestazioni professionali connesse all'esecuzione delle opere edilizie va fatto attraverso bonifico parlante (bancario o postale), indicando:

  • Estremi norma agevolativa - nel caso del Bonus Ristrutturazioni articolo 16-bis, Tuir o dpr 917/1986;
  • Codice fiscale del soggetto per conto del quale viene eseguito il pagamento;
  • Numero di partita IVA del beneficiario (l'impresa che svolge i lavori o il professionista che presta la consulenza);
  • Causale con riferimento del numero di fattura pagata e n. protocollo della pratica depositata in Comune.

La detrazione spettante viene ripartita in 10 quote annuali, di pari importo. Fino al 2024 rimane ancora valida la possibilità di optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura, anche se è bene verificare prima di eseguire i lavori che la ditta o l'istituto di credito/intermediario finanziario siano disponibili ad accoglierlo.

Cosa fare dopo

Nel caso di interventi di ristrutturazione che comportino una riduzione dei consumi energetici, come il cappotto o l'isolamento termico a basso spessore, è necessario comunicare all'Enea tutte le informazioni sui lavori fatti, entro 90 giorni dall'ultimazione.

 

Bonus Edilizia 2022: quali interventi rientrano nell'agevolazione

Gli interventi che permettono di beneficiare del Bonus Ristrutturazione 2022, conosciuto anche come Bonus Casa, sono i seguenti:

  • Manutenzioni straordinarie, di restauro e di risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, e sulle loro pertinenze;
  • Ricostruzione o ripristino di immobili danneggiati da eventi calamitosi;
  • Realizzazione autorimesse;
  • Eliminazione delle barriere architettoniche;
  • Prevenzione di atti illeciti di terzi;
  • Cablatura di edifici;
  • Contenimento dell'inquinamento acustico;
  • Misure antisismiche e opere per la messa in sicurezza statica;
  • Bonifica dall'amianto;
  • Riduzione degli infortuni domestici;
  • Conseguimento di risparmi energetici dovuti al miglioramento dell'efficienza energetica dell'immobile, compreso il fotovoltaico.

In quest'ultimo punto rientra quindi anche la realizzazione dell'isolamento termico dell'edificio, sia interno che esterno. 

 

Isolamento edificio: risparmi energia e recuperi il 50% della spesa

L'isolamento termico di un edificio ha quindi un duplice vantaggio:

  1. Riduce i consumi energetici (e di conseguenza ti fa risparmiare sui costi per il combustibile)
  2. Permette di usufruire delle detrazioni fiscali

In quanto intervento che assicura il conseguimento di un risparmio energetico rientra infatti sia nel Bonus Ristrutturazioni che nell'Ecobonus (sia il tradizionale al 50-65% sia il Superbonus 110).

Quando si parla di isolamento termico si è soliti pensare al cappotto, ma ci sono alcuni casi in cui non si vuole o non si può andare a modificare gli spessori della facciata o delle pareti interne. In queste situazioni la soluzione migliore è un isolamento termico a basso spessore che, sfruttando il fenomeno della termoriflettenza, assicura ottime performance a livello di isolamento in pochi millimetri.

Scopri come funzionano le pitture termoriflettenti.

 

Se l'abitazione su cui viene fatto l'isolamento si trova in zona A (centro storico) o B (parti urbanizzate ma non del tutto edificate) è possibile usufruire, in alternativa all'agevolazione per ristrutturazione, del Bonus Facciata e recuperare fino al 60% dell'investimento. Scopri di più nella guida gratuita che trovi qui sotto.

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Stefano Silvestrin

Scritto da Stefano Silvestrin

Da oltre 10 anni mi occupo della distribuzione di materiali nanotecnologici per l’edilizia, seguo processi industriali applicativi, nel mondo della ceramica e dei pannelli fotovoltaici, individuando le reali possibilità applicative delle nanotecnologie per dare risposte concrete per l’efficientamento energetico degli edifici. Materiali a basso spessore e nanotecnologici per la protezione delle superfici sono la mia specialità.