Le nanotecnologie applicate all'isolamento termico rappresentano la nuova frontiera dell'edilizia sostenibile. I nanomateriali hanno caratteristiche fisiche e chimiche che differiscono significativamente da quelle dei materiali su scala più grande e, proprio grazie alle loro dimensioni ridottissime, permettono di ottenere prestazioni isolanti superiori con spessori notevolmente ridotti rispetto agli isolanti tradizionali. E non è tutto. In questo articolo ti mostriamo quali sono i materiali nanotecnologici migliori e come utilizzarli per aumentare l'efficienza energetica di un edificio.
INDICE DEI CONTENUTI:
- Nanotecnologie in edilizia: principi di base
- Materiali nanotecnologici per l'isolamento termico
- Come sfruttare le nanotecnologie per isolare edifici: applicazioni pratiche
Nanotecnologie in edilizia: principi di base
Quando si parla di nanotecnologie applicate all'edilizia, in particolare all'isolamento termico, ci si riferisce all'uso di materiali a scala nanometrica in grado di migliorare l'efficienza energetica degli edifici riducendo la trasmissione di calore.
La manipolazione di materiali a livello atomico e molecolare permette di creare soluzioni che hanno proprietà fisiche e chimiche superiori rispetto a quelle dei materiali convenzionali, e che assicurano una minore capacità di condurre il calore. Il tutto senza aggiungere né spessore né peso agli elementi strutturali.
Questo si traduce in edifici più efficienti dal punto di vista energetico, con un miglior controllo del clima interno e una riduzione dei costi di riscaldamento e raffreddamento.
Grazie alle nanotecnologie l'edilizia moderna ha fatto davvero passi da gigante, assicurando edifici più efficienti dal punto di vista energetico - in linea con quelle che sono le disposizioni nazionali ed europee - con un miglioramento del comfort interno e una riduzione dei costi per il riscaldamento e il raffrescamento. A ciò si aggiungono anche importanti miglioramenti dal punto di vista della durabilità e della resistenza agli agenti atmosferici.
Ma quali sono i componenti che rendono questi prodotti per l'isolamento così efficienti?
Materiali nanotecnologici per l'isolamento termico
La nano-innovazione, cioè l'innovazione tecnologica determinata dallo sviluppo delle nanotecnologie applicate ai materiali edili, ha riscosso negli ultimi anni un grande successo.
Le nanotecnologie intervengono sulla materia, ri-progettandola a partire dai singoli atomi o gruppi di atomi che la costituiscono, dando vita a materiali in grado di superare i limiti riscontrati dalle soluzioni normalmente in uso, poiché su scala nanometrica i comportamenti e le caratteristiche della materia cambiano drasticamente. Inoltre, la limitata dimensione delle nanoparticelle e l’ampio rapporto superficie/volume ne incrementano la reattività e favoriscono un’efficace penetrazione nei substrati porosi.
I nanomateriali utilizzati in edilizia sono quindi in grado di conferire alle superfici un aumento di varie caratteristiche prestazionali come:
- idro e oleorepellenza;
- resistenza all’usura;
- caratteristiche antigelo;
- pro o anti raggi UV;
- proprietà di repellenza allo sporco;
- azione biocida;
- effetto pulente e autopulente;
- resistenza alla corrosione.
Quello sicuramente più apprezzato è il potere termoriflettente, caratteristico ad esempio delle microsfere di ceramica. Grazie alla loro composizione e alla forma cava, questi componenti nanotecnologici sono capaci di riflettere i raggi UV evitando così il surriscaldamento degli ambienti (se applicate sulle facciate esterne) e limitando le dispersioni (se applicate all'interno).
Leggi il nostro approfondimento sull'utilizzo della ceramica come isolante termico.
A questo materiale possono essere abbinati altri ingredienti naturali come calce idrata, cocciopesto, cemento pozzolanico, inerti e leganti, che permettono di ottenere miscele altamente coibentanti e termoriflettenti che assicurano traspirabilità alla massa e abbassano il valore della conduttanza termica.
Il fatto, poi, che siano sostenibili ed ecologiche contribuisce a ridurre l'impatto ambientale, nel pieno rispetto dei CAM - Criteri Ambientali Minimi previsti dalla normativa.
E non è tutto.
Oltre al miglioramento dell'isolamento, le pitture e i rasanti nanotecnologici così composti contribuiscono a ridurre la formazione di condensa, ponti termici e muffe, assicurando così maggiore salubrità agli ambienti.
Come sfruttare le nanotecnologie per isolare edifici: applicazioni pratiche
Tutte le superfici possono essere trattate con pitture nanotecnologiche e ciò amplia molto il campo di intervento: si va così dalle nuove costruzioni alle ristrutturazioni, incluso il restauro di edifici storici e architettonici.
Nello specifico, la nanotecnologia applicata all'edilizia ha permesso di realizzare:
- rasanti idraulici fibrorinforzati che possono essere applicati su intonaci tradizionali, pilastri, vecchie murature discontinue, spallette di porte e finestre, blocchi cellulari e pannelli per cappotto termico;
- pitture di finitura idrorepellenti e ultrariflettenti che svolgono il ruolo di regolatore termico;
- intonachini acril-silossanici per superfici esterne, ideali per la coibentazione di nuove strutture e la riqualificazione di vecchie superfici.
A ciò si aggiungono veri e propri manufatti di sistema a basso spessore, come quelli progettati da Nanosilv, capaci di migliorare le performance termiche di un edificio senza andare a intaccare lo spessore delle pareti (interne o esterne). Si parla, in questo caso, di microrivestimenti termoriflettenti nanotecnologici che combinano diversi materiali (fondo, rasante, fondo uniformante, pittura o intonachino), dando vita a un prodotto eterogeneo, composto da più strati assemblati tra loro.
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