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29 luglio 2021 - Condominio

Il rifacimento delle facciate condominiali è un intervento molto frequente in ambito edilizio e richiede un'attenta analisi iniziale. La prima cosa da fare è trovare i problemi e individuare le migliori soluzioni applicative per risolverli. Vediamo quindi alcune delle casistiche più comuni sul tema “ristrutturazione facciata condominio” e i relativi consigli, per far sì che l'intervento possa rientrare tra quelli previsti dal Bonus Facciate e dalle agevolazioni previste.

INDICE DEI CONTENUTI:

 

CASO 1

Tinteggiatura facciata esterna condominio

Se si vuole solo ritinteggiare la facciata, per eliminare quell'effetto sbiadito tipico degli edifici datati, è possibile intervenire con l'applicazione di pitture idrorepellenti a base d'acqua in grado di proteggere il substrato assicurando al contempo la traspirabilità dell'edificio.

È bene, però, prima di intervenire con la pittura della facciata, controllare che non siano presenti macchie di umidità, sfarinamenti, bolle di colore o altri "sintomi" di problemi da risolvere. In caso affermativo, ecco come risolvere il problema.

 

CASO 2

Muffa e umidità sulle pareti esterne del condominio

Spesso è necessario intervenire con la ristrutturazione della facciata condominiale per problemi legati a muffa e umidità. 

Quando?

  • Se l'intonaco si sgretola, si sfalda o ha un aspetto sfarinato
  • Se sono presenti macchie verde/arancio/nero 
  • Se sono presenti aloni bianchi

Nella maggior parte dei casi l'umidità è dovuta all'azione dell'acqua (pioggia, umidità dovuta al meteo o alla presenza di vegetazione) che con il passare del tempo intacca l'estetica e la qualità dell'intonaco, ma che - se trascurate - possono causare infiltrazioni nella struttura.

I prodotti migliori per la ristrutturazione di una facciata condominiale che presenta macchie di muffa e umidità sono ancora una volta quelli a base d'acqua, con proprietà antimuffa e igienizzanti, che inibiscono la prolificazione delle spore bloccandone lo sviluppo.

Scopri come togliere la muffa dalle pareti esterne.

 

CASO 3

Miglioramento isolamento termico del condominio

Come assicurare all'edificio un adeguato isolamento intervenendo sulla facciata?

La soluzione più "tipica" in edilizia è quella del cappotto termico che consiste nell'applicazione di pannelli isolanti in polistirolo o altro materiale isolante sulla facciata esterna del condominio. Tuttavia, ciò può comportare l'alterazione dell'aspetto estetico-formale dell'edificio, andando a intaccare quelli che sono gli elementi che attengono al decoro architettonico e ciò potrebbe non essere possibile, qualora ci si trovi a operare in una zona soggetta a vincoli paesaggistici.

Il cappotto aumenta inoltre lo spessore finale delle pareti esterne e ciò determina la conseguente modifica di balconi e davanzali. In altre parole, il cappotto implica una serie di lavori "a catena".

In questi casi, se si vuole intervenire per migliorare l'efficienza energetica dell'immobile, il tradizionale cappotto isolante non va bene. È quindi il caso di optare per soluzioni innovative, veri e propri manufatti a basso spessore che permettono di assicurare la giusta inerzia termica in un micro-rivestimento.

La Legge di Bilancio 2020 (art. 1 comma 220) ha previsto la possibilità di applicare sulle superfici esterne degli immobili specifici materiali per l'isolamento termico, purché questi garantiscano per ciascuna zona climatica di appartenenza un valore di trasmittanza termica non superiore a quelli indicati nella Tabella 2 dell’allegato B del DM 11/3/2008.

Le pitture termoriflettenti sono materiali che rispondono perfettamente a questa richiesta, se utilizzate in combinazione con altri prodotti e seguendo precisi cicli applicativi. Quello che si viene a creare è un sistema coibentante che ha la funzione di impedire lo scambio termico riflettendo il calore incidente e rallentando il flusso termico che dall’interno va verso l’esterno.

Il tutto in pochi millimetri di spessore

Attenzione: intervenire per assicurare un adeguato isolamento dell’immobile in alcuni casi è obbligatorio.

I lavori di rifacimento della facciata, non di sola pulitura o tinteggiatura esterna, che interessano oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, obbligano a intervenire sul miglioramento dell'efficientamento energetico dell'intero immobile.

E se non tutti i condomini sono d'accordo?

Nel caso di interventi per la ristrutturazione facciata condominiale volti a migliorare l'isolamento termico, potrebbe verificarsi una situazione di disaccordo tra gli inquilini del palazzo. In questo caso è possibile optare per lavori di isolamento termico pareti interne che interessano le singole unità abitative.

 

 

Bonus Facciate 2022 e rifacimento facciata condominio

Tutti gli interventi citati sopra rientrano nel Bonus Facciate, l’agevolazione che permette di abbellire gli edifici intervenendo sulla facciata esterna e recuperare il 60% dei costi sostenuti. Lo sconto fiscale è infatti valido anche per i condomini ed è stato esteso a tutto il 2022; possono usufruirne inquilini e proprietari, residenti e non residenti in Italia, persone fisiche e imprese.

Gli interventi che danno diritto al Bonus sono quelli relativi al recupero o restauro della facciata esterna di edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, purché essi si trovino nelle zone A e B (indicate nel Decreto Ministeriale n. 1444/1968) o in zone a queste assimilabili, in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali.

Nello specifico, per quanto riguarda gli edifici condominiali, è possibile usufruire del Bonus Facciate per i seguenti lavori:

  • rinnovamento e consolidamento della facciata esterna
  • pittura e tinteggiatura sulle strutture opache della facciata
  • interventi su balconi, fregi e ornamenti
  • sistemazione di grondaie, pluviali, parapetti e cornici

Per approfondire scarica la nostra guida al Bonus Facciate.

*Articolo aggiornato nel mese di agosto 2022

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Stefano Silvestrin

Scritto da Stefano Silvestrin

Da oltre 10 anni mi occupo della distribuzione di materiali nanotecnologici per l’edilizia, seguo processi industriali applicativi, nel mondo della ceramica e dei pannelli fotovoltaici, individuando le reali possibilità applicative delle nanotecnologie per dare risposte concrete per l’efficientamento energetico degli edifici. Materiali a basso spessore e nanotecnologici per la protezione delle superfici sono la mia specialità.